
Imperfetti
di Giulia Pincella -2022
Editing e impaginazione:
Menzione
di merito Premio G. D’Ambrosio e P. Grimaldi (migliore copertina) nella XXXVIII edizione del "Premio Città
di Cava de’ Tirreni" – anno 2022
A don Paolo, giovanissimo sacerdote piemontese, viene
affidato il compito di fare le veci dell'anziano e malato parroco di una
piccola chiesa nella periferia torinese: San Leone. Inizialmente entusiasta del
nuovo incarico, si ritrova dopo poco a dover trascorrere lunghe giornate nella
noia e a rimpiangere la sua vita precedente, nelle parrocchie di montagna. In più
deve economizzare le finanze di San Leone, compito ingrato. È così che scopre
l'associazione La Vela, che si occupa degli indigenti della periferia. Da qui
inizierà una sorta di doppia vita: da un lato la vita ordinata in parrocchia
scandita dalle celebrazioni, dall'altro l'incontro con gli esclusi, i reietti
della società, in folli notti nella periferia di Torino. Con lui, i volontari:
Giorgio, un giovane carismatico a capo dell'associazione stessa, Alex un
ragazzo dal passato difficile, ma che dedica il poco che ha agli altri. Infine
c'è Laura, una ragazza scontrosa, ma dall'animo buono e fragile, che prende
subito in antipatia il giovane sacerdote. Con Laura, gestisce le uscite per
consegnare viveri e beni di prima necessità, con attenzione particolare al
mondo della prostituzione - dentro al quale orbitano Mira, una prostituta
particolarmente cara ai due giovani, e le sue disgrazie. Il difficile rapporto
con Laura, da cui è attratto, gli permette di vedere con occhi diversi sia il
mondo che se stesso, mostrandogli dunque l'imperfezione che aleggia in ognuno
di noi. Elementi di fede si uniscono in questo romanzo alle vicissitudini della
vita terrena, con una tendenza introspettiva che per nulla appesantisce una
lettura coinvolgente, ricca di immagini evocative.
L'Autrice
Giulia Pincella è una giovane modenese, classe 1992,
volontaria attiva in ambito sociale. Dopo studi classici in cui si appassiona
alla letteratura, si è laureata i chimica. In lei convive perennemente
l’antitesi tra il rigore scientifico e la libertà dell’arte, tra la perfezione
di una formula e l’incompletezza del bello. Questo vuole trasmettere quando
scrive. Imperfetti è la sua prima opera letteraria.

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