Grande salto

Youcanprint Edizioni

Grande salto

di Monica Priore -2019

Editing e impaginazione: Vincenzo Del Vecchio

Menzione di Merito "Gelsomino D'Ambrosio" (migliore copertina) XXXVII edizione del "Premio Città di Cava de’ Tirreni " anno 2021

Denny, piccolo delfino con un’imperfezione fisica, affronta un viaggio avventuroso per inseguire il suo sogno.
Con l’aiuto di amici sempre nuovi, vivrà un’esperienza indimenticabile, tra paure e insicurezze, ostacoli e colpi di scena.
Ma la sua forza di volontà e un eccellente lavoro di squadra, gli insegneranno ciò che tutti dovremmo imparare: non ci sono limiti insuperabili, se lo si vuole davvero.
Basta crederci!
Con questa favola, un pò autobiografica, Monica si prefigge l’obiettivo di aiutare i più piccoli ad inseguire con determinazione i propri sogni, qualunque siano le difficoltà che la vita ci pone davanti.

L'Autrice

Monica Priore nasce a Mesagne in provincia di Brindisi il 04/02/1976 e scopre di essere affetta dal diabete mellito tipo 1 a soli cinque anni. La sua famiglia e lei in prima persona, dopo l’iniziale smarrimento, non si sono dati per vinti e hanno iniziato la convivenza con questa malattia lottando e pensando positivo. Si trattava di trovare il giusto equilibrio, di riuscire a conoscerne le peculiarità così da poterle gestire, in modo da ridurre i possibili limiti alla normale vita quotidiana, governando la malattia, invece che essere portati alla deriva. Guardando indietro, ci si accorge che ci sono riusciti.
La metafora della vita di Monica fa riferimento al mare. Non potrebbe essere diversamente, visto che lei con l’acqua ha un rapporto particolare. L’acqua è il suo elemento e il nuoto è lo sport che le ha dato grandissime soddisfazioni, oltre che il coraggio di vivere fianco a fianco con il diabete.

Grande salto

La parola alla Giuria

Interessante la copertina per il volume di Monica Priore, per le matite digitali dell’illustratore Vincenzo Vecchio. In prima di copertina, composizione semplice, minimale e stratificata allo stesso tempo, che pone al centro dell’inquadratura il protagonista della storia di Monica Priore, che tratta argomenti di grande rilevanza, con delicatezza e profondità. Interessante, a partire dal formato rettangolare, in un’edizione semplice e sontuosa allo stesso tempo, con la scelta della finitura cartonata. Denny, il piccolo delfino si presenta a noi così, un po’ buffo, un po’ panciuto, ma tanto tenero, con quel musetto allungato e simpatico, con la bocca da cui traspaiono tanti piccoli dentini, atteggiata a un flebile sorriso, ma, allo stesso tempo, a un’espressione di apprensione, prima di spiccare il gran salto. Egli si erge al centro della composizione, il cui formato ricorda quello di un fotogramma, una sorta di prefigurazione di una possibile trasposizione animata del racconto, versione che, tra l’altro, traspare, con ironia, anche dal video promozionale. Si diceva di Denny che emergendo dalle onde, appare graficamente semplice, quasi geometrico (in un senso che ricorda la compattezza primigenia dei corpi di Piero Della Francesca), bidimensionale e solido (grazie al leggero chiaroscuro sul dorso e ai lustri nelle pupille degli occhi) campeggia sull’onda e sul nome dell’autrice e, soprattutto, sul titolo e sottotitolo, in un gioco tipografico  che vede l’utilizzo di un serif e di un sans serif, (del sottotitolo, che si aggancia alla G del titolo e del nome dell’autrice), in contrappunto con il calligrafico (del titolo), epigraficamente adagiati sui semicerchi generati dall’emersione del piccolo cetaceo. Cromaticamente la composizione appare giocata su toni di verde smeraldo-acquamarina insaturi, quasi fossero tanti fogli di carta velina colorata accostati tra loro, in un viraggio che va dal più scuro, in primo piano, al più chiaro dello sfondo, che ben si sposa con i toni apparentemente neutri dei grigio chiaro e scuro (rispettivamente del corpo e delle pinne dorsali e natatorie) del delfino, mentre l’orizzonte è chiuso da una tonalità molto chiara (quasi avorio) che conferisce maggior ariosità all’intera pagina. Gli stessi accostamenti sono riproposti sulla quarta di copertina, anche se il collegamento è qui solo cromatico, rimandando in modo generico al tema dell’onda, su cui campeggiano in Times (New Roman) la sinossi, in calligrafico, di corpo maggiore, la frase chiave “Basta crederci”, che richiama il titolo in prima di copertina e la breve biografia dell’autrice, nonché, in taglio basso e centrato, il logo dell’”editore-piattaforma digitale”  e, sul lato destro, in allineamento con il testo a blocco, il codice a barre.

Claudia Imbimbo

Booktrailer



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