
Annamaria Zizza
La dolciera siciliana
Premiato con Targa nella 40a edizione
del "Premio Città di Cava de’ Tirreni" anno 2024
Descrizione
La vicenda si svolge nella prima metà del Settecento tra la
Sicilia e la Lombardia. Una ragazzina di dodici anni, l’orfana Maria, fugge dal
Reclusorio del Santissimo Rosario, a Modica, e subisce uno stupro. Viene
raccolta nella casa del famoso medico e filosofo Tommaso Campailla, che la
prenderà come criata e la educherà, avendone percepito l’intelligenza non
comune. Maria diventerà una bravissima dolciera. Ma lo stupro subìto le aveva
lasciato il suo terribile marchio: la sifilide. Dopo la scomparsa di Campailla,
Maria viene licenziata e parte per Catania, travestita da uomo per il trauma
dalla violenza subita. Anni dopo il suo destino si incrocerà, durante la festa
del Santo Chiodo, patrono di Catania, con quella di un giovane poeta lombardo
alla ricerca della propria identità. Si tratta di Giuseppe Ripetti, precettore
di professione e ospite del principe Vincenzo di Valguarnera, uomo colto e
raffinato che aveva avuto un importante ruolo nella ricostruzione in stile
barocco della città, distrutta dal terremoto del Val di Noto del 1693. E
proprio dai Valguarnera lavora per anni come dolciera la ventenne Maria, che ha
rinunciato all’amore e si dedica solo al lavoro di cuoca. La conclusione della
vicenda, che ha il profumo inebriante dei dolci siciliani e della passione
amorosa, sarà sorprendente.
L'Autrice
Annamaria Zizza vive a Catania. Collabora alla rivista di egittologia e archeologia “Mediterraneo antico” e ha pubblicato i romanzi storici Lo scriba e il faraone (2021) e, in edizione Marlin, La regina di Tebe (2023), che reca la quarta di copertina di Dacia Maraini, e La dolciera siciliana (2024). Un suo racconto è stato inserito nell’antologia La prima volta… a Catania (Edizioni della Sera, 2023). Ha curato alcuni cicli di “Lecturae Dantis” ad Acireale, dove insegna materie letterarie in un liceo, e ha ricevuto due menzioni speciali (Premio letterario “Salvatore Quasimodo” e Premio “Efesto”) per le sue poesie.
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