Le (stra)ordinarie (dis)avventure di Carlotta

Sassi Junior

Le (stra)ordinarie (dis)avventure di Carlotta

di Alice Pantermuller -2019

Editing e impaginazione: Daniela Kohl

Premio "Gelsomino D'Ambrosio" (migliore copertina) XXXVI edizione del "Premio Città di Cava de’ Tirreni " anno 2019

La copertina


Le (stra)ordinarie (dis)avventure di Carlotta

La parola alla Giuria

Il libro di Alice Pantermuller, è pubblicato da Sassi Junior, un libro che come si recita a latere della sua presentazione sul sito della casa editrice “è per tutte le ragazze scatenate e curiose di oggi, che sanno trovare nelle piccole cose quotidiane – la scuola, gli amici, gli animali domestici – qualcosa di speciale, divertente, curioso. Un libro meraviglioso con il quale non si può non sorridere e che si fa leggere tutto d’un fiato!”
Sassi Junior è una casa editrice veneta (Schio) molto attiva sul versante dei giochi intelligenti (pensiamo al famoso Cubotto), libri illustrati e narrativa. Filiazione di Sassi editore nasce nel 2006 ad opera di Luca Sassi, affiancato dal 2013, dai nuovi soci Laura Dalla Vecchia e Massimo Comin. La casa editrice pubblica soprattutto libri fotografici e illustrati per adulti, mentre nel 2010 ad essa si affianca Sassi Junior, cominciando così con pubblicazioni per bambini. Il punto di forza della Sassi Junior, fin dal suo nascere, sta proprio nel fatto che i loro prodotti vengono a collocarsi a metà tra libro e gioco, (quelli che gli inglesi chiamano il “book plus”), ovvero un libro con il plus del gioco educativo. Peraltro, il catalogo è molto ricco e si articola, appunto, nei libri-gioco e nei pop-up in una collana di illustrati dedicata ai bambini, dai 6 agli 8 anni, ed in una collana di narrativa, all’interno della quale trovano posto e in prima fila, le avventure della tenera e pestifera Carlotta, nata dalla penna  di Alice Pantermuller e soprattutto dalle chine e dai colori di Daniela Kohl, abile e freschissima illustratrice tedesca, il cui tratto potrebbe ricordare un po’ i nostri Sanna e, soprattutto, Scarabottolo, che ha dato volto, personalità e brio al personaggio, di Carlotta, cavallo di battaglia della collana.
Descrizione della copertina: la copertina di Le (stra)ordinarie (dis)avventure di Carlotta, come gli altri volumi della serie, rispondono pienamente all’esigenza dell’autrice di tradurre il testo in forma di diario. Prova ne è anche la forma stessa della copertina imbottita e plastificata, ad imitazione appunto di un’agenda. Su uno sfondo rosso-magenta, in primo piano, il personaggio di Carlotta, colorato a tinte flat, circondata dai coniglietti, che tanta parte hanno nella storia. Come tradizionalmente avviene nelle pagine di un diario, cui spesso vengono affidati i pensieri più intimi, ogni spazio della copertina è carico di disegni, raffinatissimi “scarabocchi” in bianco e nero in cui il mondo (str)ordinario di Carlotta è perfettamente rappresentato, in forma di cuoricini a scacchi, ciotole di zuppa o latte fumante, stelle, stelline, stellette, cagnolini, coniglietti criceti, smiles, salsiccette, pesciolini, bastoncini canditi, torte farcite, pizze, panda, fette di formaggio e tanto, tanto altro, mentre, a ribadire la superficie-diario del libro sono una serie di gialli ghirigori tondo-stellati a simulare le classiche borchie di chiusura dello stesso e che fanno quasi da cornice a Carlotta & Conigli. Nel taglio alto della copertina, racchiuso in una forma ovale, il titolo, il nome delle autrici e una sorta di sottotitoletto (Conigli dappertutto). A ribadire che l’ovale è parte integrante dell’illustrazione, quasi a volerne mitigare l’essenza tipografica, in favore del racconto (ribadito anche dal baloon con il quale, uno dei coniglietti esprime la propria perplessità) uno dei coniglietti bianchi è appeso ad esso, mentre un altro vi è appoggiato. In basso a sinistra è il logo della casa editrice. Tale impostazione, fondo rosso-magenta con disegnini-ghirigori in BN, borchie gialle e conigli bianchi disseminati ovunque, come se l’illustratrice fosse in preda ad una sorta di horror vacui grafico, continua anche nella parte posteriore, dove trova posto un box con la sinossi, il logo e il codice ISBN e sul dorso, dove tornano il titolo, il sottotitoletto, logo della casa editrice ed il nome delle autrici.
Nonostante tanta abbondanza di segni e disegni, la copertina appare fresca, divertente, per nulla elementare e didascalica. Non c’è nulla del diario scolastico, o del diario un po’ bistrattato della schiappa di turno. Tutt’altro, dai segni, dalle immagini che proliferano ovunque, dal viso dolce e, allo stesso tempo sbarazzino di Carlotta, dalle strisce nero-blu della sua maglietta, dai coniglietti che tutto sono, tranne che dolci, morbidi e mansueti (di Disneyana memoria), si evince la personalità vulcanica, spumeggiante, vitale di questa bambina, tanto brava ad affrontare le (stra)ordinarie avventure della sua vita straordinaria. I colori leggermente desaturati, si legano perfettamente al segno sapiente ed incisivo della Kohl, un segno essenziale, apparentemente ridondante, ma assolutamente funzionale al racconto. La composizione appare caotica, quasi ipertrofica, ma in realtà risulta perfettamente equilibrata anche se dinamica. Guardare la copertina, il suo retro, perfino il suo dorso, è come assistere ad un breve, velocissimo cartoon che tutti vorremmo vedere e rivedere ancora.
Claudia Imbimbo

Gallery

Le (stra)ordinarie (dis)avventure di Carlotta
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