Malacoda

Stefano Catena - Copertina di Francesca Cerritelli

Malacoda

Premio migliore copertina Narrativa edita 40a edizione del "Premio Città di Cava de’ Tirreni " anno 2024

Descrizione

Brevi racconti notturni, misteriosi. Racconti di streghe, fantasmi e diavoli nella città eterna. La coda del diavolo è tra queste pagine, vuole soltanto essere trovata.

L'Autore

Malacoda

Stefano Catena, nato a Roma, è laureato e ottico diplomato. Lavora in una grande azienda nella capitale. I suoi racconti sono stati inseriti in diverse antologie e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e attestazioni di merito in concorsi letterari, tra cui il diploma di eccellenza per “Scrittori sotto i riflettori” e il premio speciale per “Besio 1860 II edizione 2021”.

La parola alla giuria

Il libro è di Stefano Catena, autore pluripremiato ed è pubblicato da Robin Edizioni. Esso è una raccolta di racconti che, come recita la sinossi, sono “… notturni, misteriosi. Racconti di streghe, fantasmi e diavoli nella città eterna. La coda del diavolo è tra queste pagine, vuole soltanto essere trovata”. Robin Edizioni è una casa editrice legata alla storica Edizioni del Vascello e a questa accomunata dalla filosofia del viaggio, intendendo con essa la meravi-glia della scoperta, la curiosità di incontri inediti, lo stupore per l’inaspettato. Inizialmente con sede storica a Roma, poi a Torino e dopo la pandemia, in home work, questa casa editrice, per certi aspetti apparentemente virtuale, appare, invece, molto attiva e concreta, la qual cosa facilmente desumibile leggendo le modalità di scelta dei testi e delle relative pubblicazioni.  Ma per comprenderne appieno filosofia e spirito, facciamo parlare diretta-mente l’editore, nella persona di Claudio Maria Messina che dice: “…Una Casa Editrice è quasi sempre figlia di una passione e del suo tempo. Alla fine degli anni ’80 ‘piccolo’ era sinonimo di ‘bello’ e, in un mercato dominato dalla letteratura di espressione anglosassone, l’idea di fondare una casa editrice che desse ecumenica voce alle letterature che non ne avevano sembrava vincente, oltre che dare sfogo alla passione del fondatore per l’inedito, il testo raro, la scoperta letteraria. Da sempre per scoprire bisogna navigare; nasceva così la Biblioteca del Vascello, operativa dal 1987, quando leggere era ancora il piacere più libero, più disponibile e più economico; dopo fare l’amore. Dieci anni dopo l’idea non si è rivelata vincente e Il Vascello deve ammainare le vele, è alla fonda; ma la passione è rimasta e allora trova un porto accogliente nella Robin Edizioni, Casa Editrice di famiglia, il cui percorso editoriale è lo stesso: la scoperta. Ma rivolto alla lingua che paradossalmente ha meno voce di tutte: l’italiano…”. A proposito del libro di Stefano Catena, esso fa parte della collana Libri per tutte le tasche, (LTT) una collana caratterizzata da testi che comprendono poesia, pamphlet, aforismi e narrativa “…quelle piccole cose forti, eleganti, veloci, che stimolano il pensiero e il buon gusto e ci piace averle a portata di tasca…”. Al di là dei contenuti, interessante è la scelta di rendere la collana riconoscibile attraverso un lavoro di riduzio-ne all’essenziale, dove grande attenzione è posta alla tipografia, alla composizione ed al colore. Ogni copertina è infatti caratterizzata dall’utilizzo di font esistenti ma leggermente elaborati, in termini di corpo, di occhielli, di dotto, dalla composizione semplice ma mai banale e sempre secondo criteri di massima leggibilità, dall’utilizzo di campiture primarie, ma mai sature ed eccessive, sia nei testi che nei fondi.

Descrizione della copertina: la copertina di Malacoda si compone del titolo sillaba-to, attraverso il trattino, che pone in evidenza da subito la struttura composta del nome, anzi del soprannome, dando un che di sbilenco e strano ad un nome in effetti diabolico. Tale “sbilanciamento” compositivo appare ricomporsi grazie all’impaginazione classica a bandiera con allineamento a sinistra, che vede profilarsi, dall’alto, il nome dell’autore e a seguire, il nome della collana. Il titolo è stato realizzato con Skia (trad. dal greco: “ombra”), stile scuro condensato, un carattere sans-serif progettato da Matthew Carter per Apple Computer nel 1994, che grazie ad una particolare tecnologia consente, come nel caso in oggetto, di regolare il peso del carattere in modo fluido ed efficace, mentre per il nome dell’autore, in corpo minore, si è utilizzato un sans serif molto simile al Myriad pro regular. I colori, caratteristica, come abbiamo precedentemente detto, della collana, sono un arancio chiaro per il titolo e un verde vescica per lo sfondo, entrambi chiari e desaturati, al fine di bilanciare cromaticamente l’insieme, anche in considerazione dell’accostamento piuttosto inusuale. Per il nome dell’autore e quello della collana si è utilizzato un bianco minimalista. Stesso discorso per la copertina che non reca il logo e il nome della casa editrice e per la quarta di copertina che appare estremamente semplice, caratterizzata unicamente dalla brevissima sinossi in bianco sans-serif, narrow e dal codice a barre e ISBN, in basso. 

Claudia Imbimbo

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